La tradizione norcina e il ruolo del Consorzio: storia del Prosciutto di Norcia IGP

By 19 Settembre 2024News

Il Prosciutto di Norcia IGP racconta una storia lunga secoli, dove tradizioni, artigianalità e territorio si intrecciano per dare vita a un prodotto dal sapore unico e inalterato nel tempo. La lavorazione di queste carni prelibate è il risultato di abilità manuali tramandate di generazione in generazione, arricchite dalla dedizione e dalla sapienza degli artigiani locali. Ogni fase della produzione è profondamente legata al territorio dell’Umbria, che con le sue caratteristiche naturali e climatiche offre un ambiente ideale per la stagionatura.

A garantire l’autenticità e la qualità del Prosciutto di Norcia IGP c’è il Consorzio di Tutela, istituzione fondamentale per preservare le tradizioni produttive e assicurare il rispetto delle regole del disciplinare. Il Consorzio vigila attentamente sull’intero processo, dalla selezione delle carni alla lavorazione, fino alla stagionatura e alla marchiatura finale. Solo i prosciutti che soddisfano i rigorosi criteri di produzione possono essere marchiati con il logo IGP, simbolo di qualità e autenticità. Acquistare un Prosciutto di Norcia IGP significa quindi scegliere un prodotto genuino, il risultato di un’arte antica che si fonde con il presente per offrire eccellenza.

Le radici di questa tradizione affondano nel XIII secolo, nell’alta Valnerina, un’area che ha svolto un ruolo cruciale nella nascita e nello sviluppo della lavorazione delle carni suine. Questo fenomeno si lega storicamente alla scuola chirurgica di Preci, famosa nel Medioevo per le sue tecniche avanzate di anatomia e chirurgia. L’interesse per il trattamento delle carni potrebbe essere nato proprio dall’applicazione di queste conoscenze anatomiche alla macellazione, influenzando così le pratiche locali. Da questa combinazione di competenze tecniche e abilità manuali, si sviluppò progressivamente l’arte norcina.

Con il passare del tempo, questa maestria iniziò a diffondersi al di fuori del territorio montano. Nacque così la figura del norcino, un artigiano specializzato nella lavorazione delle carni suine, che si spostava stagionalmente o si stabiliva nelle città per portare avanti la tradizione della norcineria. I primi laboratori di trasformazione furono il simbolo di questa diffusione, rappresentando non solo un’attività economica, ma anche un’espressione culturale di grande valore. Il norcino divenne un ambasciatore della qualità umbra, facendo conoscere e apprezzare le tecniche di lavorazione che, ancora oggi, sono alla base della produzione del Prosciutto di Norcia IGP.

Questa eredità secolare continua a vivere nei metodi di produzione attuali, dove ogni dettaglio è curato con la stessa passione di un tempo. Il Prosciutto di Norcia IGP non è solo un prodotto alimentare, ma un simbolo della storia e della cultura di un territorio, capace di racchiudere in ogni fetta il gusto autentico di tradizioni millenarie.

Il mondo del Prosciutto di Norcia IGP

 

 

Iniziativa finanziata dal Complemento di sviluppo rurale per l’Umbria 2023-2027 – intervento SRG10”

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